sabato 12 maggio 2012

Olive greche

In questi giorni le dichiarazioni sull'inevitabile uscita della Grecia dall'euro si sprecano. La Grecia è data per "spacciata" salvo precisare poi .......se non attuerà le riforme (tagli) che l'Alta Finanza le impone.

C'è chi dice che l'Europa (UE?) voglia abbandonarla al suo amaro ed inesorabile destino.

In realtà BCE, UE e FMI tutto vogliono tranne perdere gli interessi che gli schiavi-greci possono pagare loro a vita sui Fondi-Prestiti, denominati "Aiuti" dai media altofinanzieri, che hanno "elargito" così magnanimamente (presterebbe i soldi un usuraio ad un cliente che può scappare o morire?).
http://www.ilpost.it/2012/02/21/il-secondo-prestito-alla-grecia/

Ricordo ai lettori che i soldi dati alla grecia sono stati "accumulati" attraverso l'ennesimo "esprorprio primario". Le tasse che abbiamo pagato sono state girate all'Ente Privato ESM, con sede in un paradiso fiscale (Lussemburgo) e che questo prodotto del nostro lavoro trasformato in un equivalente in valuta frutterà lauti interessi alla cricca altofinanziaria.

Visto che le elezioni in Grecia non permettono la governabilità, c'è il "rischio" che i partiti antiEuro ( Sinistra e NeoNazi) possano prendere il sopravvento ( i sondaggi danno l"Estrema sinistra" come primo partito). Per tutelarsi da un eventuale decisione unilaterale dei greci di mandare al diavolo le catene chiamate Euro, i furbastri dell'AF hanno inserito una clausola che prevede la restituzione del debito anche in un'altra valuta.
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1E1EFV

I polli credono che l'Europa (?) voglia abbandonare la Grecia. Ma non è così. Molti Fondi d'investimento internazionali hanno grossi interessi immobiliari in Grecia. Inoltre perdere cittadini-debitori non è interesse di nessun usuraio compresa l'elite che ci sta annchilendo.

Naturalmente la borghesia greca di serie B, che non può più partecipare al lauto banchetto, vorrebbe uscire immediatamente dall'Euro e tornare alla Dracma nonostante sia consapevole della svalutazione del 50% della valuta. Per la borghesia di serie B questo non rappresenterebbe un problema perché una valuta svalutata favorirebbe le esportazioni di beni prodotti in Grecia ed il turismo a livello internazionale. I borghesi di serie B verrebberò comunque pagati in Euro, potendo così accumulare somme nelle due valute. Per la popolazione sarebbe invece il ritorno alla schiavitù preellenica. Per questo motivo la borghesia di serie B ha appoggiato il partito Neonazista........

martedì 1 maggio 2012

I "Termini" della questione

Alcuni hanni fa ascoltavo frequentemente Radio24, la radio di Confindustria e dell'Alta Finanza. Seguivo regolarmente i programmi dei giornalisti Barisoni e Cruciani. Era il periodio in cui Fiat cominciava a paventare la chiusura di Termini Imerese. Quando le dichiarazioni ufficiali presero il posto delle mezze parole e delle reticenze del simpatico Ammministratore della Fiat, si cominciò ad ipotizzare quale futuro potesse attendere la fabbrica ed i lavoratori dopo la dismissione dello Stabilimento da parte di Fiat. In quel periodo si era fatto avanti un giovane imprenditore siciliano, un certo Simone Cimino, che era l'amministratore del Fondo Cape (http://www.rosalio.it/author/simonecimino/). Insieme al gruppo indiano Reva voleva produrre un'auto ad alimentazione solare (http://www.lettera43.it/economia/8875/la-fiat-va-l-auto-resta.htm  http://www.youtube.com/watch?v=vxFxWi3utUo ). Quando ascoltai la telefonata tra il conduttore e l'imprenditore la prima cosa che mi venne in mente fu questa: a breve la magistraturà interverrà, e troverà sicuramente l'immancabile irregolarità e porcheria nella gestione del Fondo. Non perché reputi il signor Cimino, di cui non ho mai avuto l'onore di fare la conoscenza, una persona di poca fiducia, semplicemente perché conosco gli imprenditori, li ho studiati a lungo. Le leggi vanno loro strette, molto strette. Lo diceva anche lo storico Tito Livio. Semplificando, come diceva un amico romano, "il più pulito di loro c'ha la rogna". Il problema è che la magistratura è il braccio giudiziario di un'elite imprenditoriale - finanziaria, diciamo cosmopolita o mondiale, e agisce esclusivamente per proteggere gli interessi di questa elite. I parvenu non sono ben visti (ne sa qualcosa Berlusconi). L'auto solare avrebbe "disturbato" gli interessi di Fiat e della Lobby del petrolio. Passarono diversi mesi senza che mi interessai più della questione. Un giorno, mi tornò in mente il progetto dell'auto solare. Feci una ricerca in internet e scoprii, con mio grande stupore (sic!), che il signor Cimino era stato arrestato. Il progetto dell'auto solare era andato in fumo. La mia arte divinatoria mi aveva permesso di prevedere il futuro.    Non so che fine ha fatto il povero signor Cimino, uno che si è laureato alla Bocconi, dove insegnano che il Mercato è "libero". Spero che abbia capito la lezione. Dopo qualche tempo lessi che un imprenditore lucano voleva rilevare lo stabilimento di Termini Imerese: il signor Di Riso della DRMotor  (http://www.drmotor.it/ ). Non ne avevo mai sentito parlare. Feci la solita ricerca in internet e scoprii che la Dr Motor assembla nella Basilicata auto cinesi e le vende in Italia. Toh, pensai, eccone un altro che vuole scherzare col fuoco! Non durerà a lungo anche questo. Pochi giorni fa ho sentito alla radio che le Banche avrebbero tagliato i finanziamenti alla DR motor...........
Quei pochi che distrattamente leggeranno questo Blog si chiederanno come ho fatto ad "azzeccare" le previsoni. Va bene ve lo svelo, anche se noi maghi dovremmo custodire gelosamente i segreti. Mai sentito parlare di Dialettica della Natura..........

giovedì 12 aprile 2012

sabato 31 marzo 2012

Schizofrenia economica

Luca Arduini, il capo di CitiGroup Italia, ha rilasciato un interessante intervista al Sole24Ore di oggi (31 marzo 2012). Il capo del Market Maker sui titoli di Stato italiano ( è una sua definizione) è molto preoccupato per le dimensioni del debito pubblico italiano: " ...il debito va abbattuto. Il discorso vale soprattutto per l'Italia : con un debito così elevato, superiore ai 1.900 miliardi di euro, e con la perdita dello status di "rischio zero" per tutti i titoli di Stato del mondo, abbiamo la certezza che prima o poi i BTp torneranno sotto pressione...."  Il simpatico manager tesse le lodi del Governo Monti: "....negli ultimi tempi c'è stato un forte ritorno degli investitori, in particolare per la fiducia nel Governo Monti." A pagina 8 dello stesso quotidiano scopriamo che il Governo Monti, di cui il manager dice un gran bene,  ha aumentato il debito pubblico per finanziare il Fondo EFSF (http://it.wikipedia.org/wiki/European_Financial_Stability_Facility) per ben 3,974 miliardi di Euro. Inoltre l'Italia si è impegnata a versare, in varie tranche, entro il 2014, circa 14,25 miliardi di € al fondo ESM (http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanismo_Europeo_di_Stabilit%C3%A0). Ricordo che la Riforma delle pensioni consentirà un risparmio, entro il 2014, di ben 14 miliardi di €......Il nostro paese dovrà pagare un'ulteriore somma di 6 miliardi come garanzia per il "salvataggio" degli stati dell'Eurozona. Ma a cosa serve questa montagna di soldi? A salvare gli Stati? No, serve a garantire la solvibilità degli Stati nei confronti delle Banche creditrici che hanno acquistato i titoli di Stato, con i quali vengono finanziati, a debito, i residui del welfare. Il gruzzolo serve inoltre a ricapitalizzare le banche in crisi. È una funzione precipua dei due Fondi che, ricordo, sono privati ed hanno sede in Lussemburgo,  ed emettono prestiti agli Stati sotto forma di titoli. Così i cittadini pagheranno interessi su interessi. Gli usurai sanno solo fare gli usurai, questo è il loro mestiere. Ricapitolando: c'è la crisi, o meglio c'è il capitalismo, che è oramai sinonimo di crisi. Piena recessione da decenni mascherata e nascosta attraverso il ricorso a bolle speculative finanziarie. Il meccanismo speculativo non poteva continuare all'infinito perché basato su una truffa. Per garantire il pagamento dei debiti l'Alta Finanza ha imposto Governi che taglino drasticamente i diritti delle classi subordinate, li facciano lavorare fino in punto di morte ed oltre, li spremano come limoni. Con i soldi risparmiati dalla distruzione degli stati sociali si sono creati dei Fondi (banche?) privati che prestano denaro agli Stati e fanno pagare interessi su interessi ai cittadini. Il simpatico manager di Citi Group ed il giornalista che lo ha intervistato concordano sul fatto che  la sola lotta all'evasione non basta per abbattere il rapporto Debito/Pil dell'Italia. Servono altri 300 miliardi di €, dichiarano all'unisono giornalista e Top Manager! L'unico modo per trovarli è toccare la Sanità..........

martedì 13 marzo 2012

Deliri di classe

Ieri è stata una giornata pesante, come sempre di lunedì. Dover incontrare in un tempo così breve un concentrato di "mostri" reazionari e dover fingere di condividere le loro squallide idee equivale ad immergersi per alcune ore in una fogna mefitica e nauseabonda. Il martedì provo a ripulirmi, cercando di ritrovare lo spirito antireazionario conquistato a fatica,  che ho dovuto imprigionare per un tempo breve,  che a me sembra sempre un'eternità. Magra consolazione di questa tortura settimanale è l'aver avuto piena conferma di quanto affermava il mio stimatissimo maestro, al quale porterò riconoscenza fino alla morte, sulla stretta relazione tra distrubi psichici ed idee reazionarie. Non c'è bisogno di andare all'inferno dantesco per vedere agire la legge del contrappasso. Un affermato professionista dedito alle evocazione di spiriti di defunti. Un'affermata professionista che nega la realtà materiale, propinando, con incoercibile sicurezza, le solite sciocchezze idealiste. E le diffonde tra gli sciagurati individui che le capitano sotto le grinfie. Poveretti! Che pena mi fanno.

Come un pesce restato a lungo fuori dall'acqua, che si dimena per ritrovare la via del mare, ho cercato un appiglio di speranza ed ossigeno nella Rete. Che per un pesce è un po' una contraddizione! L'ho trovato in questo sito:


Qui potete vedere un video della portavoce dei precari francesi.



Non è il remake francese di un film italiano. È la condizione comune dei diplomati, laureati, dottorati di tutta Europa. Laurea, master , conoscenza approfondita di una o più lingue straniere, ma incertezza economica, stage eterni non retribuiti, sfruttamento brutale. C'è speranza, allora. La Francia ha già visto una rivoluzione. Ne vedrà un'altra. Una simpatica signora di mezz'età, dedita da anni alla politica, ha affermato che l'attuale governo italiano è un governo rivoluzionario. A parte il fatto che i nomi dei componenti del Governo italiano in carica  non stonerebbero nemmeno in un esecutivo dell'Ancien Régime, ma l'attempata signora definisce rivoluzionario quello che, nei fatti, è un ritorno a pratiche tardo-ottocentesche in ambito lavorativo. Solo che lo sviluppo dialettico della materia, non un circolo che eternamente si ripresenta immutato, pone la stessa classe dominante di fine ottocento di fronte ad un avversario di livello superiore rispetto a quello che le si parò davanti nei secoli passati: la restaurazione reazionaria aveva illuso la classe dominante di aver portato l'orologio indietro, ma essi si trovavano solo nella parte bassa della spirale, parte bassa che porta però verso un livello più alto rispetto a quello nel quale si trovavano i contendenti quando la reazione ha avuto, temporanenamente, la meglio. Ora stiamo risalendo verso la parte alta della spirale, ad un livello mai raggiunto prima.